Prima visita ortodontica: è bene iniziare i controlli quando il neonato è ancora in pancia

Gentile Dottore,
quali sono le abitudini viziate dei bambini che concorrono ad un’alterazione dello sviluppo delle arcate dentali? A quanti anni si dovrebbe fare la prima visita ortodontica?
(Lettera firmata)
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Buongiorno, sono il dottor Paolo Bursi, mi occupo di ortodonzia e di evoluzione dentale e dello scheletro. L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa di allineare i denti, posizionarli correttamente all’interno dell’osso e rapportare correttamente l’arcata superiore con quella inferiore.
L’ortodonzia si occupa sia di correggere la dentatura durante lo sviluppo dentale (fino ai 12 anni) che dopo la caduta dei denti da latte (dai 12 anni in avanti).
Le abitudini viziate sono dei comportamenti acquisiti dell’individuo che determinano un’alterazione della funzione normale con conseguenze più o meno gravi sullo sviluppo del paziente in crescita.
Tanto prima si instaura l’abitudine viziata, tanto prima si manifesteranno gli effetti sulla crescita; più tardi si prova a correggere l’abitudine, più saranno gravi gli effetti creati e più difficile sarà rimuoverla, perché il corpo si è adattato a quel tipo di funzionalità.
Le principali abitudini viziate sono: respirazione orale, deglutizione atipica, suzione.
La respirazione fisiologicamente avviene con il naso (che purifica, deumidifica e riscalda l’aria prima che arrivi nei polmoni), quando invece c’è qualcosa che impedisce l’entrata all’aria dal naso, il corpo comincia ad utilizzare la bocca per far arrivare l’aria ai polmoni. Questo comporta diversi problemi: aria meno pura e meno capacità di assimilare l’ossigeno dall’aria (con una riduzione della quantità di ossigeno che circola con conseguenza sullo sviluppo generale del corpo non indifferenti), minor stimolo nasale che diventa più soggetto a malattie infettive e allergiche, postura bassa della lingua che favorisce uno stimolo ridotto all’allargamento del palato (e quindi della base del naso), rotazione della mandibola verso il basso, minor spazio per l’uscita dei denti permanenti, ipotonia dei muscoli masticatori, incompetenza delle labbra, secchezza della bocca (con aumento rischio carie). Quindi se il naso è ostruito cronicamente (raffreddore ricorrente, adenoidi troppo grosse, ecc…) è necessario intervenire per permettere il miglior sviluppo possibile dell’individuo.
La deglutizione è quella funzione del corpo che permette di introdurre sostanze nel sistema digerente, evitando che qualsiasi cosa di diverso dall’aria finisca nei polmoni. In una giornata si deglutisce circa 2000 volte il motore principale della deglutizione è la lingua, un organo formato principalmente da muscoli che rappresenta il muscolo più forte del corpo (analizzando la forza della singola fibra muscolare). In condizione normali la lingua dovrebbe spingere sul palato per deglutire. Quando al posto di spingere sul palato spinge sui denti (o anteriori o posteriori) si parla di deglutizione atipica, il problema è che una forza continua che agisce sui denti crea il movimento degli stessi. A seconda di dove spinge la lingua, i denti assumeranno delle posizioni ben precise.
La suzione invece indica il succhiamento di qualcosa (dito, labbro, ciuccio, matite, penne, ecc…), se eseguito in maniera continuativa porta ad un’alterata crescita dei denti, che cresceranno normalmente nelle zone non in contatto con l’oggetto che viene succhiato, ma questo sarà alterato nella zona di contatto. Solitamente la suzione crea delle zone di mancanza di contatto tra i denti superiori ed inferiori (morso aperto). Spesso queste abitudini possono coesistere, il consiglio è rimuoverle appena possibile.
Per questo motivo la prima visita deve essere fatta quando il nascituro è ancora nella pancia della mamma: la mamma dovrà essere informata su cosa è giusto fare.
Una visita annuale a partire dai 2-3 anni di età serve per osservare che lo sviluppo facciale e dentale proceda al meglio.
* Odontoiatra specialista in Ortodonzia presso Policura