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lunedì 22 Maggio, 2023

Scuola 4.0, dal Pnrr in arrivo 16 milioni: nuove aule, monitor interattivi e visori

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Transizione digitale, in Trentino 73 istituti beneficeranno dei fondi europei

Addio alle vecchie aule con le file di banchi disposti di fronte alla cattedra. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) imprime un’accelerazione verso nuovi «ambienti di apprendimento innovativi», con banchi e arredi mobili e dispositivi digitali. E verso la creazione di laboratori per «le professioni digitali del futuro». In Trentino 73 istituti — tra scuole elementari, medie e superiori (in totale sono 76) — beneficeranno dei fondi europei del Pnrr riservati al Piano Scuola 4.0, in particolare di 16,1 milioni. Il cronoprogramma fissa all’anno scolastico 2024-2025 la messa in funzione di tutti i progetti ammessi al finanziamento.

Il cambio di paradigma
Quello in corso è un vero e proprio cambio di paradigma. Un cambiamento a cui lo Stato ha riservato 2,1 miliardi dei 191 totali del Pnrr. «Fin dalla nascita della scuola — recita l’introduzione del documento nazionale del Piano Scuola 4.0 — lo spazio di apprendimento tradizionale è stato configurato secondo il rigido modello di un’aula di forma quadrata o rettangolare, con file di banchi disposti di fronte alla cattedra del docente. Tale disposizione ha caratterizzato il processo di apprendimento per oltre un secolo e mezzo e ancora oggi appare come modello prevalente nelle scuole». Intanto però la società è cambiata. «La ricerca nazionale e internazionale — si legge — ha mostrato come il modello tradizionale di spazio di apprendimento non sia oggi più in linea con le esigenze didattiche e formative delle studentesse e degli studenti rispetto alle sfide poste dai cambiamenti culturali, sociali, economici, scientifici e tecnologici del mondo contemporaneo, proponendo “ambienti di apprendimento innovativi” connessi a una visione pedagogica che mette al centro l’attività didattica e le studentesse e gli studenti, secondo principi di flessibilità, molteplicità di funzioni, collaborazione, inclusione, apertura e utilizzo della tecnologia».

Le nuove aule
Per mettere in atto questa transizione sono previste due linee di azione. La prima riguarda appunto i nuovi spazi didattici: «Next Generation Classrooms». L’obiettivo nazionale è trasformare almeno 100mila aule in «ambienti innovativi di apprendimento». In Trentino sono interessate 73 scuole per un finanziamento totale di 12,6 milioni: in media 172mila euro per scuola. Gli importi variano ovviamente, non solo a seconda delle progettualità presentate, ma anche delle dimensioni della scuola. L’Istituto tecnico tecnologico «Michelangelo Buonarroti» di Trento è quello che riceve i maggiori fondi: 312mila euro. Mentre l’Istituto comprensivo di Brentonico beneficerà della quota più bassa: 63mila euro.

Le nuove classi, oltre ad avere uno schermo digitale, saranno dotate di dispositivi per le lezioni in videoconferenza, di pc, tablet e di dispositivi «per la comunicazione digitale, per la promozione della scrittura e della lettura con tecnologie digitali, per lo studio delle Stem (discipline scientifico-tecnologiche), per la creatività digitale, per l’apprendimento del pensiero computazionale, dell’intelligenza artificiale e della robotica e per la fruizione di contenuti attraverso la realtà virtuale e aumentata». Cioè anche di quei visori o occhiali utilizzati per i videogiochi. Ovviamente tutte le aule dovranno avere una connessione Wi-fi, piattaforme cloud (per la condivisione di materiali) e di monitor interattivi. Cambierà di conseguenza anche il design delle aule, con arredi mobili che favoriscono le attività di gruppo e con l’utilizzo di dispositivi digitali.

I nuovi laboratori
La seconda linea di azione — «Next Generation Labs» — è invece pensata solo per le scuole superiori tra licei, istituti tecnici e professionali. In Trentino riguarda 24 istituti (su 25) per un finanziamento totale di 3,5 milioni: in media 145mila euro per scuola. L’obiettivo è realizzare «laboratori per le professioni digitali del futuro, dotandole di spazi e di attrezzature digitali avanzate». Diversi gli ambiti individuati: robotica e automazione, intelligenza artificiale, cloud computing, cybersicurezza, economia e comunicazione digitale, big data, stampa e modellazione 3D/4D, creazione di servizi in realtà virtuale. La road map (stringente) del Pnrr prevede la realizzazione dei nuovi laboratori e delle nuove aule entro giugno 2024.